Doccia en-suite a Praga

Loc. Praga (Rep. Ceca)
Progetto: Davide Vizzini
Collaboratori: Zuzana Kulhánková, Clara Lindorfer, Lucia Messore, Sara Paternò, Ecenur Yesildag
Foto: Massimiliano Lowe

I proprietari di questo bellissimo attico panoramico di Praga hanno una richiesta precisa: doccia e lavabo in camera da letto. La risposta progettuale si è concentrata sulla ricerca del significato essenziale e profondo delle superfici e dei materiali; è stata realizzata una parete attrezzata immaginata come fosse una membrana interattiva a cui far assumere, centimetro dopo centimetro, significati ed usi diversi. Il risultato è un incastro di materiali, trattamenti artigianali, trame superficiali, modi di interagire con la luce. Questo approccio ha scongiurato il fortissimo rischio di far apparire accessori normalmente estranei ad una camera da letto come posticci e sgradevoli. Le funzioni della parete boiserie della camera sono state costruite e posizionate utilizzando il linguaggio del moderno: per giustapposizione di piani ed affiancamento. Il box doccia non è una cabina ma un’intersezione fra piani in vetro, il lavabo arretra in una nicchia, le ante di chiusura attivano il suo ruolo ambivalente: parte del disegno della composizione ed angolo luminoso fra gli specchi per il make-up.


Il lavoro ha posto notevoli difficoltà logistiche e temporali. La richiesta dei committenti, una coppia di dirigenti ceco-austriaci, è stata quella di comprimere tassativamente il lavoro nelle quattro settimane delle vacanze di agosto della famiglia. La richiesta è stata completamente rispettata nonostante la produzione di boiserie, letto, tappezzerie, sia stata effettuata da artigiani italiani, e che tutti i prodotti siano stati acquistati in Italia, trasportati a Praga, ed assemblati da personale ceco. Per la buona riuscita del progetto, la cura della fase preparatoria è stata maniacale, la precisione di rilievi e disegni spinta al millimetro, la programmazione delle fasi di costruzione, logistica e trasporto, montaggio, coordinamento di personale multilingue, necessariamente estremamente accurata.
La forza propulsiva del cantiere, sia per i progettisti italiani che per gli esecutori cechi è stato l’entusiasmo e la consapevolezza di portare a compimento qualcosa di unico.