Come le cose risuonano fra i ricordi per vibrare di senso.
Osservare il movimento dalle cose al pensiero insegna a fare di uno schizzo un progetto.
Incomincio ad abbozzare un argomento che un giorno svilupperò più compiutamente. Questo è un brogliaccio ed è fatto di frammenti: fiori, memoria, schizzi, progetto.
Oggi ho scattato una foto ai vasi di gerani su sfondo verde nel piccolo cortile di cemento di casa mia. Cemento, un muro di cinta, la silhouette di una pianta di mango, rimbalzano frammenti di memorie sudamericane fra i pensieri. Sudamerica che viene da canzoni di Carlos Jobim o di Buena Vista Social Club, da poesie di Borges o romanzi di Gabriel Garcia Marquez.
Ho guardato la sfilata di Dolce & Gabbana alla Valle dei Templi di Agrigento e le modelle come nelle foto di Mimmo Jodice, come la statua di Atena a Napoli, come una ragazza ateniese. Chi ha scelto le indossatrici e disegnato gli abiti osserva quotidianamente come gli oggetti che ci circondano risuonano nel mondo di ricordi.





Percorrere la strada dell’osservazione delle eco che gli oggetti producono nelle nostre sensazioni è quello che uno stilista, un architetto, uno chef o un pittore o un designer fanno quando da uno schizzo vanno ad un oggetto.
















Guardo i gerani su fondo verde in una Domenica di primavera, con termporali estivi, e sospiro di ricordi e di letture, di voglia di terra scura, erba grassa, piante mediterranee e gujave tropicale e fichi.




Per il resto visita r-a-d-i-c-a-L
Leave a reply